ANTONIO PETRONE

2023 – Lost Tapes Vol. 12 - Antonio Petrone (Angapp Music - It)

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Info

Titolo: Lost Tapes Vol. 12 Antonio Petrone
Formazione: Bande di Mottola, Squinzano, Conversano, Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Sava, Martina Franca e Bitritto con Jorge Egea, Pietro Marmino, Raffaele Miglietta, Mario Cananà, Anna Ciaccia, Susanna Pescetti e Michele Bozzi
Anno: 1973-2000 © 2023
Grafica: 3Heads Agency
Testi: Pierfrancesco Galati
Registratori: Domenico Fiore, Aldino Miceli, Paolo Tricase, Tonino Santese e Michele Pichierri
Ritrovamenti, digitalizzazioni, selezione brani ed editing: Livio Minafra
Ingegnere del suono di mastering e restauro: Gianluca Caterina
Casa discografica: Angapp Music – It
Prodotto da: Livio Minafra

«Trumpettiè, nun t preoccupà, a cavallo jastumato ci luccica u pilu!»

Trombettiere, non ti preoccupare, al cavallo bestemmiato luccica il pelo! Questa fu la risposta che il 25 giugno 1958 Padre Pio in persona diede ad Antonio Petrone! La Banda di Lecce diretta dal M° Alfredo D’Ascoli suonava infatti quel giorno a San Giovanni Rotondo (Fg) e Petrone, che era solista di punta dell’ensemble e che era anche originario della stessa cittadina di Padre Pio – Pietrelcina, si avvicinò a Padre Pio facendosi riconoscere e chiedendogli perché intorno alla propria figura di solista vi fosse tanta invidia. Domanda alla quale laconicamente Padre Pio rispose in vernacolo pietrelcinese. Episodio straordinario quanto l’incontro con Maria Callas che ascoltò Petrone a Capri nel 1964 durante un’esibizione con la Banda di Squinzano diretta da Gioacchino Ligonzo in cui eseguivano Trovatore. La Callas ascoltò tutto il concerto e dopo essersi complimentata lo volle a cena a lume di candela. Storie incredibili ma vere, di un tempo che fu. Ma riavvolgiamo il nastro.

Antonio Petrone nacque a Pietrelcina (Bn) il 1° aprile del 1934. Manifestò da subito amore per la musica; i genitori gli permisero di frequentare le lezioni musicali impartite dallo zio paterno Vincenzo Petrone, unendosi così alla locale banda cittadina “Gran Concerto Musicale di Pietrelcina” e debuttando il 14 aprile 1946 con un flicornino a cilindri. La banda all’epoca rappresentava il riscatto del popolo medio e basso, spesso analfabeta, assetato di musica operistica nelle piazze.

Dopo qualche tempo e dopo una parentesi nella Banda di Sora (Fr), nel 1951 fu chiamato a ricoprire il ruolo di flicornino concertista della Banda di Castellana Grotte sotto la direzione di Umberto Minervini. Essere solista significava, rispetto agli altri bandisti, divenire un privilegiato: quindi non dormire sulle scomode e arrugginite brandine in alloggi messi a disposizione dal comitato feste patronali, molto spesso ricavati in edifici scolastici o convitti locali; non fare le processioni e non occuparsi di questua, cucina ed ogni esigenza logistica. Inoltre i solisti venivano pagati profumatamente e il comitato metteva a loro diposizione albergo e ristorante. La loro soddisfazione più grande era il successo artistico con il suono dei loro strumenti che dovevano saper suscitare emozioni, far spuntare le lacrime dagli occhi di quei contadini e figli del popolo dal volto stanco, segnati dalle rughe, per i tanti giorni di lavoro passati nelle campagne sotto il cocente sole estivo e dalle modeste abitazioni, ma dalla grande sensibilità. Future tappe di Petrone furono 1953 e 1954 rispettivamente con Casalanguida (Ch), maestro Angelo Basilico D’Annunzio, e Roccanova (Pz) sotto la guida di Guido Emanuele per poi passare nel 1955 nella grande Banda di Squinzano (Le) sotto la direzione di Pino Rosiello, di Vieste, che si rivelò uno dei migliori sostituti di Gennaro Abbate, all’epoca anziano ma ancora in vita.

Nel 1956 una significativa interruzione si rese necessaria a causa del servizio militare che Petrone svolse a Bari; congedatosi nel 1957 fu nuovamente scritturato in qualità di flicornino concertista dalla banda del capoluogo pugliese diretta dal maestro Pasquale Esposito, affiancato dalla figlia Lina; la presenza di quest’ultima rappresentò un tangibile esempio della giusta, naturale affermazione femminile in un campo, quello della direzione per banda, dominato fino a quel momento da soli uomini.

Il biennio successivo a Lecce 1958-1959, sotto la direzione del maestro Alfredo D’Ascoli: un’altra grande Banda. Per molti anni sono state considerate memorabili le esecuzioni di Lucia di Lammermoor e Trovatore che oggi possiamo riascoltare con Petrone ma non con la compagine succitata.

Poi fu la volta della Banda di Mottola (Ta), con la quale iniziò un lungo sodalizio, seppur discontinuo. Ebbe inizialmente come direttore Dino Milella – 1960 – e nei successivi due anni con il maestro Michele Lufrano (già flicorno soprano della Banda di Squinzano sotto la direzione di Gennaro Abbate); i successivi due anni li trascorse a Squinzano con il grande Gioacchino Ligonzo.

Nel 1965 ritornò a Mottola proprio con Ligonzo per poi passare dal 1966 al 1970 in provincia di Bari, prestando la sua arte e la sua classe nelle bande di Gioia del Colle con Alfonso Matrella e Conversano ancora sotto la direzione di Ligonzo e poi Nicola Centofanti. Il triennio successivo – 1971/1973 – tornò a Mottola, con il giovane e promettente direttore spagnolo Jorge Egea, che dopo alcuni successi nei maggiori teatri d’Europa, giunse in Puglia, dirigendo dapprima la Banda di Squinzano nel 1966 e poi Mottola. Con questa compagine eseguì per la prima volta il repertorio ispanico, portato dal maestro Egea, come le zarzuele La Picara Molinera di Pablo Luna, ma soprattutto la Dogaresa di Rafael Millàn.

Dal 1974 al 1975 lo troviamo nel Salento nella Banda Verde di Nardò diretta da Gino Bello per poi approdare a Castellana Grotte con Amerigo Piccione; i successivi anni li trascorse ad Acquaviva delle Fonti con il maestro Raffaele Miglietta, per poi approdare a Lecce con la direzione di Franco Lentini; infine Conversano con Pietro Marmino. Negli anni 1982 e 1983 ancora Squinzano con Jorge Egea, per poi passare a Gioia del Colle nuovamente Marmino.

Il 1984 e il 1985 lo vedono invece in una piazza bandisticamente quasi sconosciuta ovvero Sava, sotto la bacchetta di Mario Cananà, il quale ricorda ancora con affetto l’esperienza savese: “Sava fu per me una scommessa vinta, perché nessuno in quegli anni avrebbe pensato che un nome sconosciuto come quello di Sava, avrebbe dato del filo da torcere agli altisonanti nomi di Lecce, Squinzano e di Gioia del Colle!! In più avevo con me i migliori solisti del momento, uno fra tutti il grande Antonio Petrone al flicornino…”  Il successivo anno fu la volta di Manduria (Ta) con il maestro Mario Ciervo.

Negli anni 1988 e 1989 lo troviamo ad Acquaviva delle Fonti con Mario Liguori e dal 1990 al 1992 a ancora Mottola con Jorge Egea per poi passare a Castellana Grotte con il maestro Pirondini.

Nella stagione artistica 1994 vi è Chieti, nell’ultima stagione bandistica del maestro Nicola Centofanti, per passare a Castellaneta (Ta) con Guglielmelli negli anni 1995 e 1996. Dal 1997 al 2001 Petrone è a Martina Franca con la presenza di due donne direttori ovvero Anna Ciaccia e poi Susanna Pescetti e poi ancora due donne a capo della Banda di Castellana Grotte: Maria Amato e Paola Vizzi. Chiuse la sua carriera con Carmine Santaniello ad Avellino nel 2008.

Antonio Petrone ha suonato sempre un flicornino a cilindri Rampone & Gazzani eccetto negli anni ’80 in cui suonò un Couesnon a pistoni venduto dal collega Cataldo Roselli, solista di flicorno tenore.

Nominato Cavaliere della Repubblica da Giorgio Napolitano il 27 dicembre 2014, vive oggi tra Castellana Grotte e Pietrelcina.

Ascolta il cd
Musicisti, anni e bande
  Excerpt Time Soloists Banda Date Place/Fest
1. Figlia… mio padre *** from Rigoletto by Giuseppe Verdi 4:05 Petrone,

Agostino Campanale baritone flugelhorn

Gioia del Colle conducted by Pietro Marmino 1984 Capurso
2. Caro nome from Rigoletto by Giuseppe Verdi 7:38 Petrone Bitritto conducted by Michele Bozzi 24/4/1998 Loseto, Festa di San Giorgio Martire
3. Quartetto ## from Rigoletto by Giuseppe Verdi 6:14 Petrone,

Antonio Rizzo soprano flugelhorn,

Raffaele Panza tenor trombone,

Luigi Carluccio baritone flugelhorn

Sava conducted by Mario Cananà 24/06/1985 Sava, Festa di San Giovanni Battista
4. V’ho ingannato… Lassù in cielo *** from Rigoletto by Giuseppe Verdi 6:30 Petrone,

Agostino Campanale baritone flugelhorn

Gioia del Colle conducted by Pietro Marmino 1984 Capurso
5. D’amor sull’ali rosee ## from Trovatore by Giuseppe Verdi 5:35 Petrone Sava conducted by Mario Cananà 02/06/1985 Racale (Le) Festa di San Sebastiano
6. Miserere d’un’alma già vicina ## from Trovatore by Giuseppe Verdi 5:03 Petrone,

Raffaele Panza tenor trombone

Sava conducted by Mario Cananà 02/06/1985 Racale (Le) Festa di San Sebastiano
7. Parlar non vuoi ## from Trovatore by Giuseppe Verdi 3:13 Petrone,

Antonio Rizzo soprano flugelhorn,

Raffaele Panza tenor trombone

Sava conducted by Mario Cananà 02/06/1985 Racale (Le) Festa di San Sebastiano
8. Sempre libera *** from Traviata by Giuseppe Verdi 4:14 Petrone,

Michele Aloisio tenor trombone

Martina Franca “Pro Banda” conducted by Anna Ciaccia 09/1997 Casamassima, Festa di San Rocco di Montpellier
9. Dite alla giovine si bella e pura *** from Traviata by Giuseppe Verdi 2:49 Petrone,

Giuseppe Ciura baritone flugelhorn

Martina Franca “Pro Banda” conducted by Anna Ciaccia 09/1997 Casamassima, Festa di San Rocco di Montpellier
10. Amami Alfredo *** from Traviata by Giuseppe Verdi 1:56 Petrone,

Massimo Cianciaruso clarinet

Martina Franca “Pro Banda” conducted by Anna Ciaccia 09/1997 Casamassima, Festa di San Rocco di Montpellier
11. Addio del passato *** from Traviata by Giuseppe Verdi 3:21 Petrone Martina Franca “Pro Banda” conducted by Anna Ciaccia 09/1997 Casamassima, Festa di San Rocco di Montpellier
12. Casta Diva * from Norma by Vincenzo Bellini 5:09 Petrone Acquaviva delle Fonti conducted by Raffaele Miglietta 8/8/1977 Terlizzi (Ba), Festa Maggiore
13. Deh non volerli vittime from Norma by Vincenzo Bellini + Ritirata and Piave 9:12 Petrone Squinzano conducted by Jorge Egea 16/10/1983 Ceglie del Campo (Ba), Festa di Maria SS. di Buterrito
14. Scena della pazzia *** from Lucia di Lammermoor by Gaetano Donizetti 14:49 Petrone,

Antonio Sorice flute

Conversano conducted by Pietro Marmino 1980
15. Spargi d’amaro pianto *** from Lucia di Lammermoor by Gaetano Donizetti 4:09 Petrone Conversano conducted by Pietro Marmino 1980
16. L’altra notte in fondo al mare *** from Mefistofele by Arrigo Boito 3:21 Petrone Gioia del Colle conducted by Pietro Marmino 1984 Capurso
17. Forma ideal purissima + Amore misterio celeste from Mefistofele by Arrigo Boito 6:33 Petrone,

Cataldo Roselli tenor trombone

Mottola conducted by Jorge Egea 1973
18. Aria di Santuzza from Cavalleria Rusticana by Pietro Mascagni 4:46 Petrone Sava conducted by Mario Cananà 1985
19. Mi chiamano Mimì from Bohème by Giacomo Puccini 5:32 Petrone Martina Franca conducted by Susanna Pescetti 28/8/2000 Capurso (Ba), Festa della Madonna del Pozzo
20. Sono andati e Finale from Bohème by Giacomo Puccini 6:00 Petrone idem idem idem
21. Vissi d’arte ## from Tosca by Giacomo Puccini 3:33 Petrone Sava conducted by Mario Cananà 24/06/1985 Sava, Festa di San Giovanni Battista
22. In questa reggia from Turandot by Giacomo Puccini 4:54 Petrone Squinzano conducted by Jorge Egea 16/10/1983 Ceglie del Campo (Ba), Festa di Maria SS. di Buterrito
23. Duetto ** from L’amore che torna by Giuseppe Piantoni 4:26 Petrone,

Cataldo Roselli tenor flugelhorn

Conversano conducted by Pietro Marmino 6/9/1980 Montemesola (Ta), Festa di San Michele Arcangelo
24. Ya muerto està mi amor # from La Dogaresa by Rafael Millàn 3:45 Petrone Squinzano conducted by Jorge Egea 15/09/1982 Copertino, Festa di San Giuseppe da Copertino
25. Las flores de mil colores # from La Dogaresa by Rafael Millàn 9:44 Petrone,

Antonio De Jaco tenor trombone,

Antonio Stefanizzi baritone flugelhorn

Squinzano conducted by Jorge Egea 15/09/1982 Copertino, Festa di San Giuseppe da Copertino

 

Unknown recorders except Domenico Fiore with * , Aldino Miceli with ** , Paolo Tricase with *** , Tonino Santese #, Michele Pichierri ## .

Bio dei Maestri

Pietro Marmino

Pietro Marmino nacque il 29 giugno del 1915 a Salerno. Dopo alcuni anni passati in un istituto fu adottato da una famiglia di Sarno (Sa) manifestando ben presto le sue tendenze musicali che sviluppò diplomandosi giovanissimo in clarinetto presso la Scuola musicale pareggiata annessa all’Orfanotrofio «Umberto I», proprio di Salerno. La sua bravura non gli valse però l’arruolamento nella banda della Marina Militare, a causa della sua statura. Finalmente un giorno fu notato dal M° Giuseppe Piantoni che lo apprezzò e lo portò con sé a Conversano. In poco tempo divenne clarinetto solista e in seguito capobanda artistico, così come appare scritto in una brochure pubblicitaria della banda per la stagione artistica 1949. A seguito dell’aggravamento delle condizioni di salute del maestro Piantoni la direzione della banda fu affidata a Gioacchino Ligonzo; a tal proposito si narra che a seguito di tale avvicendamento nacque un’accesa rivalità tra Marmino e il nuovo direttore. Le sue qualità gli valsero il riconoscimento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettorato per l’Istruzione Artistica, dell’idoneità all’esercizio di direttore di banda, cosa che gli procurò ben presto la Direzione Concerti Bandistici di Castellana Grotte, Taranto “S. Cecilia”, Cervaro del Lazio, Canosa di Puglia, Martina Franca “Mondial”, Gioia del Colle, Regione Abruzzo, Conversano, Montemaggiore, S. Giorgio Jonico e Sarno (dove fondò la scuola Anbima). La sua predilezione in cassarmonica era indirizzata verso opere come “Cenerentola”, “Tosca”, “Turandot”, “Lucia di Lammermoor”, “Trovatore” ma un’attenzione particolare era rivolta al poema sinfonico “Olanda”, composto dal violinista sarnese Raffaele Vincenti che fu portato alla ribalta dal maestro Marmino nel 1978, quando era direttore della Banda Regione Abruzzo. Dopo la sua morte nessuna banda eseguì il suddetto poema sinfonico in quanto solo Marmino era in possesso della partitura. Morì a Vicenza il 6 gennaio del 1994 ma riposa nel cimitero di Sarno.

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Raffaele Miglietta nacque a Francavilla Fontana il 21 febbraio 1919. Si diplomò in Clarinetto, Composizione, Strumentazione per Banda e Canto Corale presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma. Avviato alla direzione bandistica dal maestro Antonio D’Elia (tra le altre cose storico adattatore dei Pini di Roma di Respighi per Banda), iniziò la sua carriera di direttore di banda dirigendo a Carosino (Taranto). In seguito si spostò a Tuglie (Lecce) a guidare la locale banda. Dopo la seconda guerra mondiale nel 1951 prese proficuamente le redini della banda di Corato. Si racconta che nel 1961, in occasione dell’elezione del Presidente J.F. Kennedy, Miglietta scrisse e registrò una marcia dal titolo Kennediana che poi spedì negli Stati Uniti. Racconta Vincenzo Ciliberti: “La fortuna fu che nell’estate del ’62 la signora Kennedy venne in Italia in ferie e la nostra Banda si trovava sulla costiera Amalfitana per una festa. D’intesa con il comitato ci recammo a Ravello dove soggiornava la First Lady e dal vivo le suonammo la composizione. Poi il saluto della signora, con la promessa di organizzare una tournée in America. Tutto andò in fumo per l’assassinio del Presidente”. Comunque l’esperienza di Corato durò fino al 1972 per poi spostarsi nel biennio successivo alla guida della banda di Montefalcione (Av) prendendo il posto di Vincenzo Alise. Nel 1975 il Maestro ricompose la Banda di Acquaviva delle Fonti senza il patrocinio dell’amministrazione comunale, per dirigerla anche negli anni ’77 e ’78 intervallati da un breve ritorno a Corato nel 1976. La futura tappa fu nella sua Francavilla Fontana, dove pare portò un nutrito numero di strumentisti da Ruvo di Puglia e Corato e dove rimase fino al 1982 per poi essere sostituito da Michele Santaniello. In seguito diresse il concerto bandistico di Trani che aveva Vito La Selva come rappresentante e coordinatore da giro. Nino Farì, lo volle nel 1987 come il maestro della ricostruzione del “Classico Concerto Bandistico Schipa – D’Ascoli Città di Lecce”. Diresse a Lecce fino al 1988 per poi spostarsi sul podio della banda di Bisceglie. Storico il sodalizio coi solisti Vincenzo Ciliberti, flicornino solista, Cataldo Valerio, flicorno tenore e Cataldo Maggiulli al flicorno baritono, soprannominati nelle piazze “Trio delle Meraviglie” (negli stessi anni dell’omonimo trio calcistico Gullit-Rijkaard-Van Basten). I brani che solitamente prediligeva dirigere in cassarmonica erano i “Preludi” di Liszt, “Gioconda”, “Lucia di Lammermoor” e il poema sinfonico “Carri Armati” di Giulio Andrea Marchesini. Infine, tra gli altri lavori, strumentò per banda il Don Checco, opera buffa di Nicola De Giosa e l’Attila di Verdi. Morì il 5 dicembre 1994.

Jorge egea, consorte e Raffaele Miglietta

Jorge Egea. Nato a Barcellona il 31 marzo 1933, si diplomò in pianoforte, direzione d’orchestra e di coro, presso il conservatorio della città catalana; dagli anni 1957 al 1965 è stato direttore del balletto “Jantena”, nonché pianista e concertista del teatro “Candijelas” di Barcellona e sempre a Barcellona ha ricoperto l’incarico di direttore e maestro di sala presso il teatro del liceo della città. Presso il teatro “Principal” di Saragozza ha diretto Madama Butterfly, Rigoletto e Lucia di Lammermoor; è stato maestro di coro presso i teatri dell’opera di Dublino, del “Regio” di Torino, del “Carlo Felice di Genova, “Petruzzelli” di Bari dove è stato anche direttore di sala e direttore musicale. E’ stato alla guida dei concerti bandistici di Squinzano (Le), Mottola (Ta), Montemaggiore, Mercato S. Severino e Gioia del Colle. Ha composto diverse marce sinfoniche, un’opera lirica e ha realizzato diverse trascrizioni per banda: in quella di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, inserì l’organo per i recitativi che venne sostituito da una pianola che il maestro collocava al fianco del podio. Ha introdotto le zarzuele – l’equivalente dell’opera lirica spagnola – nel repertorio bandistico.

Mario Cananà

Mario Cananà. Nasce a Trepuzzi il 16 marzo 1942. Dopo gli studi classici presso l’Istituto Calasanzio dei padri Scolopi di Campi Salentina (Le), iniziò a studiare canto nel 1960 con il celebre tenore leccese Franco Perulli; dopo un anno vinse il concorso nazionale ENAL a Parma e il successivo anno vince l’audizione per la scuola di canto del teatro “La Scala” di Milano. Nell’estate del 1962 debuttò in pubblico con selezioni de Il Trovatore, Norma, La Traviata, Lucia di Lammermoor nonché varie operette e canzoni napoletane. Dopo la carriera di cantante inizia quella di Direttore. Nel 1983 è alla guida della Banda “Schipa-D’Ascoli” Città di Lecce. Dal 1985 al 1986 ha poi diretto per due anni la nascente Banda di Sava. In seguito è salito sul podio del Gran Concerto Bandistico “Ernesto e Gennaro Abbate” Città di Squinzano e ha chiuso la sua carriera dirigendo la giovane Banda di Tricase. Nel 1990 infine dirige la Banda di Gioia del Colle, con la quale si esibì a Milano, in piazza della Scala tra gli applausi meneghini e ottenendo una targa d’onore in ricordo. Nella sua vita ha vinto anche i seguenti premi: Premio Bacchetta d’Oro e alcune Medaglie d’Oro con le Bande di Lecce, Sava e Gioia del Colle. Attualmente vive a Trepuzzi.

Susanna Pescetti e Antonio Petrone

Susanna Pescetti, nata a Palagonia (Ct) ma napoletana di adozione, ha intrapreso gli studi di pianoforte e composizione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con i maestri Pennella, Vitale e Mazzotta diplomandosi in entrambi gli specifici. Successivamente segue i corsi di direzione d’orchestra con il maestro Donato Renzetti diplomandosi con il massimo dei voti. Figlia d’arte, Luigi Pescetti, una sorta di storico caposcuola di Banda come il pugliese Gioacchino Ligonzo, ha collaborato con varie istituzioni musicali nazionali ed Internazionali: Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, Orchestra della Fondazione Arena di Verona di Verona, Orchestra del Teatro Politeama di Lecce, Orchestra Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno, Orchestra Sinfonica del Friuli-Venezia-Giulia, Sinfonica di Bari, Ico della Magna Grecia, Sinfonica Abruzzese, Orchestra Teatro Rendano di Cosenza, Orchestra di fiati di Milano, Ico di Lecce, Orchestra da Camera “ I Solisti del Teatro dell’Opera di Roma”, I solisti del Teatro San Carlo di Napoli, Carnegie Hall di New York con l’orchestra New England Simphony, Praga North Czech Simphony, Città del Messico alla Bellas Artes, Kratico di Salonicco, Palais de la Musique e Salle du Conservatoire di Strasburgo, Teatro della Fondazione Pescatori di Luxemburg, Studio 4 della Radio di Bruxelles, Palais Bercy di Parigi, Teatro Bellini e Teatro Mercadante di Napoli, Orchestra Sinfonica de Guanajuato, Orchesta Sinfonica di Stato del Messico, Orchestra Classica di Madeira (Portogallo), Orchestra da Camera di Cascais (Portogallo), Orchestra Filarmonica di Stato di Iasi (Romania), Orchestra Filarmonica Oltenia di Craiova (Romania), Orchestra Sinfonica di Stato di Astana (Kazakistan), Orchestra dell’Opera di Chişinău (Moldavia), San Pietroburgo Sala Shostacovich (Russia), Orchestra Sinfonica di Acapulco (Messico), Kso Karntner Synphonieorchester al Konzerthaus di Klagenfurt (Austria), Sinfonica di Porto Alegre (Brasile), Sinfonica Mar de La Plata (Argentina), Orchestra Sinfonica di Stato della Radio di Bucarest, Orchestra di Stato di Atene (Grecia), Orchestra del Teatro Craiova (Romania), Ensemble della 141 Radio di Sofia (Bulgaria), ha partecipato a vari festival come Kammermusik Festival di Oslo, Primavera Italiana a Tokyo, Città Spettacolo di Benevento, Festival di Kotor Montenegro e Zagabria (Croazia), Vespri d’Organo (Milano), Nancy Francia, Ville Vesuviane. Ha collaborato con i grandi artisti della lirica come Maria Dragoni, Nicola Martinucci, ma anche del teatro come Giorgio Albertazzi, Tato Russo e altri. In fatto di bande ha guidato con eleganza e grinta le bande di Fisciano, Ceglie Messapica, Martina Franca e attualmente lo storico Gran Concerto Bandistico “Giuseppe Piantoni” città di Conversano. E’ oggi tra le direttrici più richieste del mondo bandistico.

Anna Ciaccia

Anna Ciaccia. Nata a Fasano (Br), ha studiato pianoforte e si è Diplomata in Canto Lirico presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Ha conseguito la laurea in Musicologia presso l’Università del Salento a Lecce ed il diploma di Direzione d’Orchestra per l’avviamento al Teatro Lirico al Conservatorio di Pescara nel 1999. Ha frequentato i corsi di composizione, strumentazione per banda e direzione d’orchestra sotto la guida dei maestri Franco Arigliano, Nicola Hansalik Samale, Michele Marvulli e Bruno Aprea ed ha ricevuto diversi premi: nel 1990 la Medaglia d’oro rilasciata dal Ministero per le Pari Opportunità, nel 1996 Bacchetta d’Argento e nel 1998 Bacchetta d’Oro, nel 2017 a Lecce il Premio alla Carriera “L’Eccellenza”, nel 2018 il Premio l’Impegno “Donna del Sud” 2018 nonché attestati di stima dagli enti teatrali di Bari, Giulianova (Te), Craiova (Romania), dove ha diretto la sinfonia n. 38 in Re maggiore K 504 (Praga) di Wolfgang Amadeus Mozart; ha guidato i concerti bandistici di Martina Franca (Ta), Lecce “Giacomo Puccini”, Fisciano (Sa), San Giorgio Jonico (Ta), Racale (Le), Squinzano “Ernesto e Gennaro Abbate” (Le). Attualmente è Maestro di Palcoscenico per le stagioni liriche organizzate a Lecce e direttrice artistica dell’Associazione Musicale “Amici della Lirica” di Lecce.

Michele Bozzi

Michele Bozzi. Nato nel 1958, si è formato alla Scuola flautistica del M° Antonio Minella presso il Conservatorio Piccinni di Bari diplomandosi brillantemente nel 1978. Si è poi perfezionato con William Bennett, Robert Dick, Severino Gazzelloni, Peter-Lukas Graf, Raymond Guiot, Maxence Larrieu, Alain Marion, Aurèle e Christiane Nicolet, dai quali ha ricevuto elogi e tangibili dimostrazioni di merito, stima ed amicizia. Già 1° Flauto del Teatro Petruzzelli di Bari e Vice Maestro dell’Orchestra Filarmonica della Provincia di Matera (una “Super Banda” di 120 elementi guidata dal M° Rosario Lacerenza) è stato per 27 anni, dal 1978 al 2005, Titolare della Classe di Flauto al Conservatorio Duni di Matera. Dal novembre 2005 è passato a ricoprire tale ruolo a Bari, congedandosi nel 2022. Premiato in diversi Concorsi Nazionali ed Internazionali ha indirizzato il suo interesse di Ricercatore, Camerista e Solista verso i differenti aspetti della musica strumentale, spaziando dalla musica di epoca barocca fino a quella contemporanea senza mai abbandonare la passione per la banda sempre a caccia di repertorio storici caduto nell’oblio. Dopo essere stato Commissario Ministeriale al Concorso Nazionale alla Cattedra di Flauto (Verona 1991/92) è oggi spesso presente in Giurie di Concorsi Nazionali ed Internazionali di Flauto e/o di Musica da Camera. Ha suonato in tutto il mondo e registrato per emittenti radio, tv oltrechè per case discografiche in qualità di solista e in ensemble. Collabora quale flautista, con il “Collegium Musicum” di Bari diretto dal M° Rino Marrone, tiene Corsi di Perfezionamento e Master-Class di Flauto e svolge attività di Direttore d’Orchestra.