VINCENZO CILIBERTI

2022 – Lost Tapes Vol. 10 - Vincenzo Ciliberti (Angapp Music – It)

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Info

Titolo: Lost Tapes Vol. 10 Vincenzo Ciliberti
Formazione: Vincenzo Ciliberti, Cataldo Maggiulli, Caltaldo Valerio ed altri
Anni: 1976/1992 © 2022
Grafica: 3Heads Agency
Testi: Pierfrancesco Galati
Ritrovamenti, digitalizzazioni, selezione brani ed editing: Livio Minafra
Ingegnere del suono di mastering e restauro: Gianluca Caterina
Registratori: Mimmo Fiore, Aldino Miceli
Casa discografica: Angapp Music – It
Prodotto da: Livio Minafra
Finanziato da: Livio Minafra, Pino Minafra e Vincenzo Ciliberti

Vincenzo Ciliberti nasce il 14 aprile 1941 a Ruvo di Puglia. Il suo interesse per la musica non sfuggì all’attenzione dei genitori, soprattutto del padre Michele, suonatore di sestino, ovvero il piccolo clarinetto in la♭, il quale decise di iscrivere il piccolo Vincenzo presso la scuola musicale del paese. La scuola musicale di Ruvo di Puglia, guidata dagli anni ‘20 dai maestri Antonio e Alessandro Amenduni (autori di strazianti pagine funebri eseguite durante la Settimana Santa), ha sempre costituito un incredibile vivaio di musicisti.

Dopo essersi fatto le ossa e dopo aver raggiunto un livello musicale accettabile, il padre nel 1956 lo fece entrare in qualità di seconda tromba in Si♭ nella banda di Bari sotto la bacchetta del maestro Gennaro Esposito e della figlia Lina. Le stagioni baresi furono il trampolino di lancio per il giovane Vincenzo, che nel 1957 entrò a far parte del Gran Concerto Bandistico Città di Corato, guidato da Raffaele Miglietta. La prima esperienza coratina durò per Ciliberti fino al settembre del 1962, quando fu arruolato nell’Aereonautica Militare, facendo parte della banda diretta dal maestro colonnello Alberto Di Miniello; congedatosi il 14 febbraio 1964, fu nuovamente scritturato in qualità di flicornino solista dalla banda di Corato con il maestro Miglietta: abbandonò così definitivamente il mondo delle bande militari per entrare e vivere da protagonista la sua esperienza all’interno delle bande da giro. L’esperienza di Corato durò fino al 1966, per poi passare l’anno successivo alla banda di Trani sotto la direzione del maestro Amerigo Piccione.

Le sue ormai indubbie qualità erano ormai note tra gli addetti ai lavori, al punto che nel 1968 cedette alle lusinghe del maestro Michele Marvulli, pianista, direttore d’orchestra e braccio destro di Nino Rota al Conservatorio Piccinni di Bari, che lo volle con sé nella rinomata Banda di Gioia del Colle. Gli anni passati a Gioia del Colle furono anni di crescita e di apprendimento per Ciliberti, il quale apprezzava e non poco le qualità pedagogiche di Marvulli, il quale proprio ai solisti era solito spiegare meticolosamente al pianoforte le arie che venivano eseguite.

Ricorda ancor oggi Marvulli: “Ciliberti, è stato grandissimo solista; era uno che studiava… imparava la modulazione della voce e soprattutto voleva sempre conoscere. Più che uno strumento era una voce umana!!”. Grande fraseggio, voce calda, raffinata, furono infatti le peculiarità del suono di Vincenzo Ciliberti con le sue memorabili esecuzioni che possiamo finalmente riascoltare.

Marvulli e Ciliberti rimasero a Gioia, per tre anni consecutivi, scrivendo pagine avvincenti della storica banda. Nel 1971, dopo l’addio di Marvulli, anche Ciliberti lasciò Gioia del Colle, per approdare a Martina Franca, nella locale compagine bandistica, che era sponsorizzata dalla celebre industria di confezioni “Mondial”, dove ritrovò il maestro Alberto Di Miniello, oramai in pensione. A Martina Franca restò anche il successivo anno, però con il maestro Antonio Reino.

Dal 1973 al 1977 Vincenzo Ciliberti, instaurò nuovo e forte rapporto artistico con la Banda di Gioia del Colle, allora guidata da Pietro Marmino, che da giovane si rivelò assieme a Giuseppe Chielli, uno fra gli allievi migliori del maestro Giuseppe Piantoni, deus ex machina e celebre direttore della storica banda di Conversano. Per onore di cronaca bisogna dire che nell’intervallo di una stagione artistica e l’altra, Ciliberti fece anche parte dell’Orchestra del Teatro “Petruzzelli” di Bari nelle recite di Turandot, Aida, Don Carlos e Bohème.

Le future tappe del nostro Vincenzo toccarono le città di Lecce e Conversano, sotto la direzione del grande Nicola Centofanti. Dal 1980 al 1982 fu flicornino concertista della Banda di Francavilla Fontana, diretta dal maestro Miglietta e insieme a lui ci furono Cataldo Valerio al flicorno tenore e Cataldo Maggiulli al flicorno baritono. Il sodalizio tra Ciliberti, il maestro Miglietta e gli altri solisti sopracitati continuò anche nella Banda di Trani nel quinquennio 1983-1987 ed anche quando Nino Farì nel 1987 lo volle assieme al maestro Miglietta, oltreché Valerio e Maggiulli, ad essere le punte di diamante del rinascente concerto bandistico “Schipa-D’Ascoli” Città di Lecce. Il rapporto artistico con Miglietta continuò il successivo anno sempre a Lecce, per poi concludersi a Bisceglie negli anni 1989 e 1990.

Nel 1991, lo troviamo nuovamente a Conversano, alla guida di una seconda banda nata in città, sotto la direzione di Nicola Centofanti, il quale la stagione successiva lasciò il testimone al grande Gioacchino Ligonzo… finalmente tra il nostro Ciliberti e Ligonzo sbocciò l’amore!! Ciliberti e Ligonzo, furono confermati anche per la stagione artistica 1993, che però purtroppo non vide la presenza del maestro sul podio, poiché si spense nel novembre del 1992. La scomparsa del maestro lasciò un grande vuoto tra gli appassionati ed estimatori di banda, ma soprattutto lasciò impreparati gli organizzatori, dal momento che erano stati già preparati manifesti e brochures ritraenti la foto del maestro Ligonzo, da esporre durante la festa di Adelfia in onore di San Trifone nei giorni 10 e 11 novembre (festa-vetrina per la Puglia e non solo, in cui le Bande sfilano e si presentano per la stagione successiva).

Fu dunque nel 1993 che la banda passò nelle mani dell’esordiente Angelo Schirinzi e, anche se non riportato dai manifesti, da quell’anno il complesso bandistico prese la denominazione di “Gioacchino Ligonzo”. Sotto la direzione di Schirinzi, Ciliberti suonò fino al 1998, per poi approdare a Gravina di Puglia, alla guida della locale banda con i maestri Antonio Florindo Pizzoleo e Barbara Albani nelle stagioni artistiche 1999 e 2000. Gli anni successivi gli passò a Giovinazzo e Corato sotto la direzione del giovane e promettente Giovanni Minafra nel biennio 2001 e 2002, per poi ritornare a Giovinazzo, nell’anno 2003 con Giuseppe De Michele. Proprio a Giovinazzo, Ciliberti, chiuse la sua carriera di valido e acclamato concertista. Aveva 63 anni. Attualmente Ciliberti vive nella sua Ruvo di Puglia.

Elenco stagioni artistiche Vincenzo Ciliberti

1956 Bari M° Gennaro Esposito
1957-1962 Corato M° Raffaele Miglietta
1963-1964 Banda dell’Aeronautica Militare di Roma M° Alberto Di Miniello
1964-1966 Corato M° Raffaele Miglietta
1967 Trani M° Amerigo Piccione
1968-1970 Gioia del Colle M° Michele Marvulli
1971 Martina Franca “Mondial” M° Alberto Di Miniello
1972 Martina Franca “Mondial” M° Antonio Reino
1973-1977 Gioia del Colle M° Pietro Marmino
1978 Lecce “Schipa- D’Ascoli” M° Nicola Centofanti
1979 Conversano M° Nicola Centofanti
1980-1982 Francavilla Fontana M° Raffaele Miglietta
1983-1986 Trani M° Raffele Miglietta
1987-1988 Lecce “Schipa- D’Ascoli” M° Raffaele Miglietta
1989-1990 Bisceglie M° Raffaele Miglietta
1991 Conversano M° Nicola Centofanti
1992 Conversano M° Gioacchino Ligonzo
1993-1998 Conversano M° Angelo Schirinzi
1999 Gravina di Puglia M° Antonio Florindo Pizzoleo
2000 Gravina di Puglia M° Barbara Albani
2001 Giovinazzo M° Giovanni Minafra
2002 Corato M° Giovanni Minafra
2003 Giovinazzo M° Giuseppe De Michele

 

Legenda degli strumentisti/solisti nei cd:

Flicorno Sopranino Concertista

o Flicornino

Flicorno Soprano Trombone Tenore Flicorno Baritono

o Bombardino

Vincenzo Ciliberti Francesco Fusco Cataldo Valerio Cataldo Maggiulli
Vincenzo Bucci Emanuele De Gennaro Franco Eleuterio Agostino Campanale
Antonio Fracchiolla Franco Leo Giuseppe Palumbo
Ascolta il cd

CD 1 – I CLASSICI

Lucia di Lammermoor (Gaetano Donizetti) 1835

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
1. Quartetto dalla Lucia 5:16 Ciliberti,

Valerio,

Maggiulli,

Emanuele De Gennaro

Trani Raffaele Miglietta 27 aprile 1984 Bitetto (Bari) – Festa Beato Giacomo
2. Scena della pazzia 14:39 Ciliberti,

Giuseppe Di Tommaso (flauto)

idem idem idem idem
3. Spargi d’amaro pianto 4:27 Ciliberti idem idem idem idem
4. Spargi d’amaro pianto ** 4:17 Ciliberti Lecce Raffaele Miglietta 6 luglio 1988 Scorrano – Festa di Santa Domenica

Norma (Vincenzo Bellini) 1831

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
5. Casta Diva * 6:19 Ciliberti Francavilla Fontana Raffaele Miglietta 21 aprile 1980 San Giorgio Jonico (Taranto) – Festa San Giorgio Martire
6. I figli uccido * 3:41 idem idem idem idem idem
7. Duetto Adalgisa e Norma * 8:16 Ciliberti,

Fracchiolla

idem idem idem idem
8. Guerra guerra! * 2:43 Ciliberti idem idem idem idem
9. Deh non volerli vittime * 7:44 Ciliberti,

Leo

idem idem idem idem

 La forza del destino (Giuseppe Verdi) 1862

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
10. La vergine degli Angeli 3:38 Ciliberti,

Maggiulli,

Valerio,

Fusco

Trani Raffaele Miglietta 27 agosto 1986 Turi (Bari) – Festa di Sant’Oronzo
11. Pace mio Dio e Finale 8:03 Ciliberti idem idem idem idem
12. Madre, pietosa Vergine 6:11 idem idem idem idem idem

Cavalleria Rusticana (Pietro Mascagni) 1890

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
13. O Lola ch’hai di latti la cammisa 4:10 Valerio Gioia del Colle Pietro Marmino 11 giugno 1977 Toritto (Bari) – Festa Maria Ss. degli Angeli
14. Duetto Santuzza Turiddu + Fior di giaggiolo + Ah lo vedi che hai tu detto? 6:28 Ciliberti,

Valerio,

Bucci

idem idem idem idem
15. Mamma, quel vino è generoso 6:27 Valerio idem idem idem idem

 

CD 2 – LE NOVITA’

Attila (Giuseppe Verdi) 1846

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
1. Mentre gonfiarsi l’anima 2:43 Maggiulli Trani Raffaele Miglietta 80s /
2. Oltre a quel limite t’attendo 1:53 idem idem idem idem /
3. Tardo per gli anni e tremulo 2:40 Valerio,

Maggiulli

idem idem idem /
4. Vanitosi 1:38 Valerio,

Maggiulli

idem idem idem /
5. Santo di patria – Allor che i forti corrono 3:36 Ciliberti idem idem idem /
6. Da te questo or m’è concesso 2:51 idem idem idem idem /
7. Che non avrebbe il misero 2:42 Valerio idem idem idem /
8. Che più s’indugia 1:21 Valerio,

Maggiulli

idem idem idem /
9. Te sol quest’anima 3:32 Ciliberti,

Valerio,

Maggiulli

idem idem idem /

Don Checco (Nicola De Giosa) 1850

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
10. E’ vano il credere 5:00 Ciliberti Trani Raffaele Miglietta 26 agosto 1984 Turi (Bari) – Festa di Sant’Oronzo
11. Terzetto Mi chiamo Fiorina – Don Checco Fiorina e Carletto 6:29 Ciliberti,

Valerio,

Maggiulli

idem idem idem idem
12. Sento l’alma a tal idea 4:42 Ciliberti idem idem idem idem

Vespri Siciliani (Giuseppe Verdi) 1855

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
13. Mercé dilette amiche 3:34 Ciliberti Francavilla Fontana Raffaele Miglietta 11 aprile 1980 Ruvo di Puglia – Cinema Vittoria Festa Amici della Musica

Mefistofele (Arrigo Boito) 1868

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
14. L’altra notte in fondo al mare 6:56 Ciliberti,

Salvatore Torraco clarinetto

Francavilla Fontana Raffaele Miglietta 17 agosto 1983 Palo del Colle (Bari) – Festa di San Rocco e Ss. Medici
15. Forma ideal purissima + Amore misterio celeste 7:45 Leo,

Ciliberti

idem idem 21-22 settembre 1980 Palo del Colle (Bari) – Festa del Ss. Crocifisso

Pagliacci (Ruggero Leoncavallo) 1892

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
16. Un nido di memorie 2:45 Maggiulli Trani Raffaele Miglietta 4 agosto 1985 Trani (Bat)

Festa di San Nicola Il Pellegrino

17. Don din don – Suona vespero 3:00 / idem idem idem idem
18. Vesti la giubba

(Ridi Pagliaccio)

1:46 Valerio idem idem idem idem
19. Serenata di Arlecchino 1:43 idem idem idem idem idem

Marcette

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
20. Musica e Fiori (Nicola Centofanti) 1:29 / Trani Raffaele Miglietta 27 aprile 1984 Bitetto (Bari) – Festa Beato Giacomo
21. Arriva il sindaco (R. Miglietta) ** 1:05 / Lecce Raffaele Miglietta 6 luglio 1988 Scorrano – Festa di Santa Domenica

 

CD 3 – LA TRILOGIA POPOLARE

Rigoletto (Giuseppe Verdi) 1851

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
1. Figlia… mio padre 4:55 Ciliberti,

Campanale

Francavilla Fontana Raffaele Miglietta 21-22 settembre 1980 Palo del Colle (Bari) – Festa del Ss. Crocifisso
2. Caro nome 8:00 Ciliberti idem idem idem idem
3. La rà la rà… Cortigiani vil razza dannata 8:42 Maggiulli Trani idem 27 aprile 1984 Bitetto (Bari) – Festa Beato Giacomo
4. La donna è mobile 3:42 Valerio idem idem idem idem
5. V’ho ingannato… Lassù in cielo 6:16 Ciliberti,

Maggiulli

idem idem 29 agosto 1982 San Giovanni in Galdo (Campobasso) – Festa di San Giovanni Battista

Il Trovatore (Giuseppe Verdi) 1853

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
6. Stride la vampa 1:53 Fusco Trani Raffaele Miglietta 17 agosto 1986 Corato (Bari)

Festa di San Cataldo

7. D’amor sull’ali rosee 6:27 Ciliberti Trani Raffaele Miglietta 19 agosto 1985 Corato (Bari)

Festa di San Cataldo

8. Miserere d’un’alma già vicina 5.49 Ciliberti,

Valerio

idem idem idem idem
9. Mira, di acerbe lagrime (Duetto Conte e Leonora) 4:32 Maggiulli,

Ciliberti

idem idem idem idem
10. Parlar non vuoi? 3:47 Valerio,

Ciliberti,

Fusco

idem idem idem idem
11. Ti scosta… Non respingermi 1:22 Ciliberti,

Valerio

idem idem idem idem
12. Prima che d’altri vivere 4:09 Ciliberti,

Valerio,

Maggiulli,

Fusco

idem idem idem idem

 La Traviata (Giuseppe Verdi) 1853

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
13. Un dì felice, eterea 5:28 Eleuterio,

Ciliberti

Conversano Nicola Centofanti 16 agosto 1979 Valenzano (Bari) – Festa di San Rocco
14. Ah forse è lui che l’anima 3:26 Ciliberti idem idem idem idem
15. Follie, follie + Sempre libera 5:05 idem idem idem idem idem
16. Un dì quando le veneri 2:36 Maggiulli,

Ciliberti

idem idem idem idem
17. Dite alla giovine si bella e pura 5:19 Maggiulli,

Ciliberti

idem idem idem idem
18. De’ miei bollenti spiriti 2:43 Valerio Gioia del Colle Pietro Marmino 11 giugno 1977 Toritto (Bari) – Festa Maria Ss. degli Angeli
19. Amami Alfredo 1:58 Ciliberti, Nunzio Scannapieco (clarinetto) Conversano Gioacchino Ligonzo 26 luglio 1992 Trani (Bat) – Festa di Sant’Anna
20. Ogni suo aver tal femmina 1:41 Eleuterio Conversano Nicola Centofanti 16 agosto 1979 Valenzano (Bari) – Festa di San Rocco
21. Di sprezzo degno se stesso rende 6:24 Palumbo,

Valerio,

Ciliberti

Conversano Gioacchino Ligonzo 26 luglio 1992 Trani (Bat) – Festa di Sant’Anna

 

CD 4 – PUCCINI

Manon Lescaut (Giacomo Puccini) 1893

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
1. In quelle trine morbide 2:52 Ciliberti Francavilla Fontana Raffaele Miglietta 11 aprile 1980 Ruvo di Puglia – Cinema Vittoria Festa Amici della Musica
2. No! Pazzo son! 4:11 Leo,

Campanale

idem idem idem idem

Bohème (Giacomo Puccini) 1896

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
3. Che gelida manina 5:14 Valerio Trani Raffaele Miglietta 31 agosto 1983 Sepino (Campobasso) – Festa della Madonna del Carmine
4. Mi chiamano Mimì 5:15 Ciliberti idem idem idem idem
5. O soave fanciulla 1:55 Valerio Conservano Gioacchino Ligonzo 23 agosto 1992 Giovinazzo (Bari) – Festa Madonna di Corsignano
6. Vecchia zimarra 1:58 Maggiulli Trani Raffaele Miglietta 31 agosto 1983 Sepino (Campobasso) – Festa della Madonna del Carmine
7. Sono andati e Finale 5:05 Ciliberti,

Valerio, A. Zizzania clarinetto

idem idem idem idem

 

Tosca (Giacomo Puccini) 1900

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
8. Recondita Armonia * 3:41 Valerio,

Giovanni Paparella

clarinetto

Conversano Nicola Centofanti 7 ottobre 1991 Montemesola (Taranto) – Festa Madonna del Rosario
9. Te deum * 3:19 / idem idem idem idem
10. Vissi d’arte 3:52 Ciliberti idem idem 16 agosto 1979 Valenzano (Bari) – Festa di San Rocco
11. E lucevan le stelle 6:00 Eleuterio,

Giuseppe Cipri clarinetto

idem idem idem idem

Turandot (Giacomo Puccini) 1924…

  Excerpt Time Soloists Banda Maestro Date Place/Fest
12. Popolo di Pekino * 3:47 / Lecce Raffaele Miglietta 3 maggio 1987 Massafra (Taranto) – Festa Madonna della Scala
13. Gira la cote * 4:19 / Francavilla Fontana idem ottobre 1982 Carosino (Taranto) – Festa San Biagio
14. O Giovinetto! Grazia, grazia! * 5:20 Valerio Lecce idem 3 maggio 1987 Massafra (Taranto) – Festa Madonna della Scala
15. Romanza di Liù (Signore ascolta) 3:09 Bucci Gioia del Colle Pietro Marmino 29 agosto 1976 Capurso (Bari) – Festa Madonna del Pozzo
16. Non piangere Liù * 5:05 Valerio Conversano Gioacchino Ligonzo 29 settembre 1992 Montemesola (Taranto) – Festa San Michele Arcangelo
17. In questa reggia * 4:41 Ciliberti Lecce Raffaele Miglietta 3 maggio 1987 Massafra (Taranto) – Festa Madonna della Scala
18. Scena degli Enigmi * 9:06 Ciliberti,

Valerio,

Palumbo

Conversano Gioacchino Ligonzo 29 settembre 1992 Montemesola (Taranto) – Festa San Michele Arcangelo
19. Nessun dorma (con finale) * 3:14 Valerio idem idem idem idem
20. Principessa divina * 4:26 Ciliberti idem idem idem idem
21. Tu che di gel sei cinta + Liù sorgi! * 5:56 Ciliberti,

Valerio,

Maggiulli

Lecce Raffaele Miglietta 3 maggio 1987 Massafra (Taranto) – Festa Madonna della Scala
22. Diecimila anni al nostro Imperatore! * 4:25 Ciliberti idem idem idem idem

 

Tutte le registrazioni sono di Domenico Fiore eccetto con * di Aldino Miceli e con ** di Domenico Spagnoli.

Bio dei Maestri

Raffaele Miglietta

Raffaele Miglietta nacque a Francavilla Fontana il 21 febbraio 1919. Si diplomò in Clarinetto, Composizione, Strumentazione per Banda e Canto Corale presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma. Avviato alla direzione bandistica dal maestro Antonio D’Elia (tra le altre cose storico adattatore dei Pini di Roma di Respighi per Banda), iniziò la sua carriera di direttore di banda dirigendo a Carosino (Taranto). In seguito si spostò a Tuglie (Lecce) a guidare la locale banda. Dopo la seconda guerra mondiale nel 1951 prese proficuamente le redini della banda di Corato. Si racconta che nel 1961, in occasione dell’elezione del Presidente J.F. Kennedy, Miglietta scrisse e registrò una marcia dal titolo Kennediana che poi spedì negli Stati Uniti. Racconta Vincenzo Ciliberti: “La fortuna fu che nell’estate del ’62 la signora Kennedy venne in Italia in ferie e la nostra Banda si trovava sulla costiera Amalfitana per una festa. D’intesa con il comitato ci recammo a Ravello dove soggiornava la First Lady e dal vivo le suonammo la composizione. Poi il saluto della signora, con la promessa di organizzare una tournée in America. Tutto andò in fumo per l’assassinio del Presidente”. Comunque l’esperienza di Corato durò fino al 1972 per poi spostarsi nel biennio successivo alla guida della banda di Montefalcione (Av) prendendo il posto di Vincenzo Alise. Nel 1975 il Maestro ricompose la Banda di Acquaviva delle Fonti senza il patrocinio dell’amministrazione comunale, per dirigerla anche negli anni ’77 e ’78 intervallati da un breve ritorno a Corato nel 1976. La futura tappa fu nella sua Francavilla Fontana, dove pare portò un nutrito numero di strumentisti da Ruvo di Puglia e Corato e dove rimase fino al 1982 per poi essere sostituito da Michele Santaniello. In seguito diresse il concerto bandistico di Trani che aveva Vito La Selva come rappresentante e coordinatore da giro. Nino Farì, lo volle nel 1987 come il maestro della ricostruzione del “Classico Concerto Bandistico Schipa – D’Ascoli Città di Lecce”. Diresse a Lecce fino al 1988 per poi spostarsi sul podio della banda di Bisceglie. Storico il sodalizio coi solisti Vincenzo Ciliberti, flicornino solista, Cataldo Valerio, flicorno tenore e Cataldo Maggiulli al flicorno baritono, soprannominati nelle piazze “Trio delle Meraviglie” (negli stessi anni dell’omonimo trio calcistico Gullit-Rijkaard-Van Basten). I brani che solitamente prediligeva dirigere in cassarmonica erano i “Preludi” di Liszt, “Gioconda”, “Lucia di Lammermoor” e il poema sinfonico “Carri Armati” di Giulio Andrea Marchesini. Infine, tra gli altri lavori, strumentò per banda il Don Checco, opera buffa di Nicola De Giosa e l’Attila di Verdi. Morì il 5 dicembre 1994.

Nicola Centofanti

Nicola Centofanti nacque a Lanciano in Abruzzo il 16 aprile 1913 da una stirpe di musicisti. Studiò dapprima composizione a Pescara con Michele Muzi e poi a Roma con Riccardo Storti e Cesare Dobici presso il Conservatorio “S. Cecilia” dove si diplomò in Strumentazione per Banda, Composizione e Direzione d’Orchestra. Iniziò l’attività di direttore di banda nel 1937 a Cepagatti (Pe) e poi Atessa (Ch) fino al 1940. Dopo la liberazione del 1945, riorganizzò la Banda di Chieti. Nel 1946 tornò ad Atessa, mentre nel biennio 1947-48 fu la volta di Lanciano. Nel 1951 tornò a Chieti, forse la migliore banda della sua lunghissima carriera artistica. Dal 1952 al 1957 salì sul podio della Banda di Carovigno e l’anno successivo fece ritorno in Abruzzo prendendo le redini della Banda di Casalincontrada (Ch) fino al 1960. Nel 1961 e 1962 diresse la Banda di Martina Franca (Ta) per poi tornare nella natia Lanciano, fino al 1967. L’anno successivo ritornò ancora una volta in Puglia, dapprima con la Banda di Castellana Grotte e poi dal 1970 con la rinomata Banda di Conversano. Nel 1974 fu chiamato alla direzione della Banda di Foggia. In quell’anno ci fu la volontà di innovare la realtà bandistica e si organizzò un concerto lirico-sinfonico con la presenza di cantanti. L’esperimento aprì dibattiti tra coloro che auspicavano questa “innovazione” e quelli che difendevano la tradizione e rimpiangevano gli “assoli” dei vari flicorni solisti. Nicola Centofanti, spinto dalla tradizione familiare e poco convinto della nuova formula, nel 1976 andrà a dirigere la Banda di Benevento. Nel 1977 e 1978 diresse la Banda di Lecce, nel 1979 nuovamente la Banda di Conversano. Dal 1980 al 1984 fu a capo della nascente Banda di San Giorgio Jonico. Dal 1985 al 1988 fece ritorno in Abruzzo dove guidò la Banda di Chieti. Dopo la stagione ’88 a Chieti il maestro fu invitato a dirigere la banda nella Città di Lucera ma il maestro rinunciò a causa di un problema di salute. Le continue insistenze degli addetti al lavoro, il richiamo del proprio pubblico, lo convinsero a tornare sulle scene e per la stagione artistica 1991; fu chiamato dall’impresario Don Vito La Selva affinché dirigesse la seconda banda di Conversano a cui seguiranno quelle di Mottola nel 1992 e Gravina di Puglia nel 1993. All’età di 81 anni, diresse per l’ultima volta la banda di Chieti nel 1994. Il maestro Centofanti può essere considerato a giusta ragione uno dei più alti esponenti nel campo delle trascrizioni sinfoniche. La sua vena artistica si manifestò anche nella produzione di musica per banda, nella quale trovano spazio anche i temi legati al territorio abruzzese ed i riferimenti alle città in cui ha diretto. Morì il 24 dicembre 1997 a Pescara.

Pietro Marmino

Pietro Marmino nacque il 29 giugno del 1915 a Salerno. Dopo alcuni anni passati in un istituto fu adottato da una famiglia di Sarno (Sa) manifestando ben presto le sue tendenze musicali che sviluppò diplomandosi giovanissimo in clarinetto presso la Scuola musicale pareggiata annessa all’Orfanotrofio «Umberto I», proprio di Salerno. La sua bravura non gli valse però l’arruolamento nella banda della Marina Militare, a causa della sua statura. Finalmente un giorno fu notato dal M° Giuseppe Piantoni che lo apprezzò e lo portò con sé a Conversano. In poco tempo divenne clarinetto solista e in seguito capobanda artistico, così come appare scritto in una brochure pubblicitaria della banda per la stagione artistica 1949. A seguito dell’aggravamento delle condizioni di salute del maestro Piantoni la direzione della banda fu affidata a Gioacchino Ligonzo; a tal proposito si narra che a seguito di tale avvicendamento nacque un’accesa rivalità tra Marmino e il nuovo direttore. Le sue qualità gli valsero il riconoscimento da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettorato per l’Istruzione Artistica, dell’idoneità all’esercizio di direttore di banda, cosa che gli procurò ben presto la Direzione Concerti Bandistici di Castellana Grotte, Taranto “S. Cecilia”, Cervaro del Lazio, Canosa di Puglia, Martina Franca “Mondial”, Gioia del Colle, Regione Abruzzo, Conversano, Montemaggiore, S. Giorgio Jonico e Sarno (dove fondò la scuola Anbima). La sua predilezione in cassarmonica era indirizzata verso opere come “Cenerentola”, “Tosca”, “Turandot”, “Lucia di Lammermoor”, “Trovatore” ma un’attenzione particolare era rivolta al poema sinfonico “Olanda”, composto dal violinista sarnese Raffaele Vincenti che fu portato alla ribalta dal maestro Marmino nel 1978, quando era direttore della Banda Regione Abruzzo. Dopo la sua morte nessuna banda eseguì il suddetto poema sinfonico in quanto solo Marmino era in possesso della partitura. Morì a Vicenza il 6 gennaio del 1994 ma riposa nel cimitero di Sarno.

Gioacchino Ligonzo

Gioacchino Ligonzo nacque il 2 giugno 1910 a Bari. Dopo studi in loco nel 1930 conseguì il diploma in pianoforte presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, allora diretto da Francesco Cilea con la commissione d’esami composta dai rinomati docenti tra cui Florestano Rossomandi, Achille Longo, Camillo De Nardis, Luigi Finizio, Carmela Gubitosi e Guido Pannain. Ben presto fu chiamato dal Teatro Petruzzelli di Bari quale maestro collaboratore. Il suo battesimo come direttore d’orchestra avvenne nel luglio del 1931 al Teatro “Giuseppe Verdi” di Brindisi con l’opera Lucia di Lammermoor. La sua carriera direttoriale lo portò in numerosi teatri della penisola ma anche all’estero: Bengasi, Johannesburg, Atene… Nel 1933-34 continuò a formarsi presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino con direttore Franco Alfano, diplomandosi in composizione con Ulisse Mattei nel 1934. Ciononostante il talento di Ligonzo si sarebbe rivolto nella sua carriera sulla direzione e non sulla composizione. Soleva infatti dire “io sono un direttore d’orchestra, la musica non la compongo”. Con Mattei ebbe modo di diplomarsi anche in organo, non bisogna sorprendersi pertanto di trovarlo poco tempo dopo a Bari quale organista ufficiale delle solennità religiose della pontificia “Schola Cantorum” della Basilica di San Nicola. Durante il periodo bellico (1940-1943) diresse concerti in Germania con le filarmoniche di Colonia, Monaco di Baviera, Francoforte sul Meno, Berlino e Vienna. Nel luglio del 1946, in conseguenza ai disastrosi eventi post-bellici e del conseguente stato di crisi in cui versò il teatro d’opera, sollecitato da amici che lo consideravano un ottimo direttore, idoneo a operare per la rinascita dei complessi bandistici, preferì tale attività. Così assunse l’incarico di dirigere la Banda di Noci, in quel momento ritenuta di grande prestigio. Dopo una breve parentesi a Mesagne nel 1949 alternò la sua attività bandistica con quella di direttore d’orchestra; negli anni successivi fu alla guida dei prestigiosi concerti bandistici di Conversano, Squinzano “Ernesto e Gennaro Abbate”, Manduria, Mottola, Benevento, ancora Conversano e Squinzano, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana per terminare la sua carriera per l’ennesima volta a Conversano nel 1992. Critico per la condizione della bande, soprattutto se paragonata alla qualità del passato, nel 1988 in occasione di un Seminario di Studi sulle Bande a Roccanova (Potenza) denunciò la difficile situazione delle bande musicali del Mezzogiorno d’Italia a proposito di maestri inadeguati, con scarse conoscenze di armonia e contrappunto, troppo spesso “presuntuosi che, solo perché suonatori di tromba o clarinetti si ritengono maestri”. Aggiunse anche “Dopo di me, il diluvio”. Morì a Bari il 27 novembre del 1992.

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